domenica, dicembre 17, 2006

Time elegge la persona dell'anno

Time, l'internauta "Persona dell'anno 2006"

"Sei tu" la "Persona dell'anno 2006". Quest'anno il settimanale Time - pubblicando in copertina un computer con uno specchio al posto del monitor - ha deciso di assegnare il prestigioso tributo agli internauti, ovvero a coloro che hanno partecipato all'espansione della democrazia digitale.

lunedì, aprile 03, 2006

Incontro con Giovanni Albanese

“Ho imparato a non confondere la serietà con la tristezza. “
Conversazione con il regista Giovanni Albanese.
Luigi Starace


C’era il pubblico delle buone occasioni, venerdì 24 marzo 2oo6 all’auditorium della Magna Capitana, a Foggia, penultimo incontro della rassegna “Cinema Stigma e Diversità, il disagio psicologico” organizzato dalla Cattedra di Psichiatria della Università di Foggia.
Buona occasione, si diceva, per colloquiare prima insieme a tutti gli altri spettatori con il film AAAAchille, pellicola come poche oggi godibile molto più seduti in platea e non in poltrona a casa. Buona occasione ancora per colloquiare a tu per tu con il regista Giovanni Albanese.
AAAAchille è la storia di un ragazzo affetto da balbuzie che viene portato in una clinica specializzata per guarire. E’ stato girato interamente a Foggia e sul Gargano ed è un film, scritto a quattro mani con Vincenzo Cerami, autobiografico.

“Esistono dei centri per la cura della balbuzie che a raccontarlo non ci si crede. Anni fa visitai un centro di una università del nord in cui la cura era peggio della malattia. Entro e sento dei rutti pazzeschi: facevano bere litri di bevande gassate sostenendo che la parola venisse quindi incoraggiata ad uscire. Ed era un centro di logopedia. “
Rispondendo alle domande dei relatori e del pubblico, Albanese si è raccontato, prima nel disagio di
riuscire a trovare una cura per la balbuzie, o meglio dei professionisti che stessero lì ad ascoltare, a prendersi carico del problema, a spendere energie non tanto per affermare i propri metodi terapeutici, a volte fino a rasentare il grottesco, quanto ad entrare in contatto empatico con il malato.

Massimo Ranieri, Paolo Bonolis sono balbuzienti. Anche Letizia Casta, inizialmente la protagonista prevista, era balbuziente. Glielo chiesi al provino e capii che era vero quando mi disse che aveva terrore di rispondere al citofono, telefono… Tuttavia non conosco balbuzienti anziani, penso che sia dovuto alla presa di coscienza , alla fiducia in te stesso.

Riguardo proprio all’accettarsi per come si è e la necessità di paventare una normalità per non essere additati, stigmatizzati, Albanese aggiunge:

Ci sono persone che si convincono delle proprie bugie. Io e Cerami ci siamo iscritti ad un corso, quattro anni fa , entriamo in tre, fingiamo di balbettare, ci iscrivono e ci troviamo di fronte ad una camera con sedie da sdraio, e ci spiegano questo “cantoparlato” ( la tecnica usata dalla clinica del film per reintegrare i balbuzienti ). In un momento di pausa parliamo con gli altri del corso.
-Ma tu perché lo fai ? -
- Sono secondino in un carcere. –
Ho capito il dramma di quella persona.
In trent’anni, da quando ero balbuziente cioè, non era cambiato nulla. Avevo conosciuto il cantoparlato da piccolo ed era ancora li ad attirare il consenso della gente , ma …


Questo film allora non potrebbe leggersi anche come un dialogo interiore, fra l’Achille arrivato e quello ragazzino ?

Sono contento di questa osservazione perché Remo( il logopedista che sa vincere al ritrosia del ragazzino ) e Achille sono la stessa persona. Infatti alla fine Remo dice : “Da allora non l’ho più rivisto. Achille ce l’aveva fatta perché era come me.”
Non l’ho esplicitato nel film, però è uno dei sottotesti, si certo.


Nell’ottica dell’empatia il film sembra essere girato ad altezza di Achille ossia di un ragazzo di otto anni. Era nei programmi ?

Si ogni battuta è stata soppesata attentamente e ci siamo riusciti: il film è molto apprezzato dai ragazzi, li rappresenta, a giudicare dalle tante domande avute al Giffoni Film Festival ( era da dieci anni che non vinceva un italiano, ndr ). Fra i bambini so che è diventato un piccolo film di culto. Su canale 5 a luglio ha avuto il 30 per cento di share…mi avevano proposto anche di fare televisione visti i risultati…


Lei ha esordito nel panorama artistico con le sue sculture –ibridi. Poi è approdato al cinema. Nel suo sentirsi approdato-accettato, che valenza attribuisce alla indole artistica senza considerarla come una capacità ricevuta in contrappasso alla balbuzie. Molte volte infatti si ritiene che chi è privato della normalità riceva poi una “grazia” dalle connotazioni del talento. E’ proprio così ? Avrebbe fatto arte anche se la balbuzie non passava ?

La mia vita si divide a metà fra arte contemporanea e cinema. Nel film le mie istallazioni sono quelle che nella finzione creano i balbuzienti. Sono profondamente convinto che l’artista non sia un genio maledetto, almeno in questa epoca. Tu hai la capacità di movimento e di circolazione delle tue idee in proporzione a quanto sei capace di proporti, di dare; per cui qualsiasi forma di handicap non ti ricambia. Ce la fai nella misura in cui riesci a proporti.

Non esiste il genio incompreso. Si lavora in arte non la notte, non ubriachi ma al mattino, con calma, con i tempi giusti perchè sono lavori ormai di precisione e responsabilità culturale.
Anche Caravaggio, additato come genio sregolato, lavorava in silenzio, in tranquillità se manca la tranquillità, l’arte non viene fuori. E’ come si comunica insomma.
Poi l’idea di questo grande bilancione della vita, che toglie qualcosa e dà qualcos’altro non lo condivido.


Di fatti non tutti i down sono artisti e non tutti gli autistici sono come Dustin Hoffman…

Esatto: alla scuola di cinema ho raccontato proprio L’ottavo giorno, il film che avete proiettato anche qui a Cinema Stigma, confessando che vorrei scrivere un film su questo: perché una persona che noi chiamiamo down guarda un punto là e comincia a ridere con un gusto assoluto. Mi domando cosa ci sia là che non riesco a vedere. Voglio vederlo anch’io a tutti i costi. Anche se piangi, voglio sapere il perché. Voglio raccontar.
In questi anni infatti ho imparato una cosa :a non confondere la serietà con la tristezza.
Vi lascio con una frase di Remo :


“La solitudine è un cosa bellissima: basta dividerla con qualcuno”

sabato, febbraio 25, 2006

[ muoversi è vivere ]

Basket, trionfail ragazzo autistico
Un giovane disabile segna 20 punti di seguito in una partita di high school.
da rebubblica.it

domenica, febbraio 12, 2006

E' attivo il nuovo sito sullo Stigma

E' attivo il nuovo sito sullo Stigma all'indirizzo www.stigmamente.it

Cinema Stigma e Diversità, 17 febbraio-31 marzo 2oo6

E' all'avvio l'iniziativa del Box Culturale
[ Proiezioni Film, Fotografia, Incontro con esperti del settore, video e letteratura]

Cinema Stigma e Diversità
campagna provinciale di prevenzione primaria sul
disagio psicologico
Foggia, Auditorium Biblioteca Provinciale
"La Magna Capitana"
viale Michelangelo 1
17 febbraio-31 marzo 2oo6
Programma delle Proiezioni Cinematografiche

venerdi 17 febbraio- ore 11
conferenza stampa all' Università degli Studi di Foggia , via Gramsci


venerdi 17 febbraio ore 16
proiezione film Frances
intervengono sul tema
DONNE E ANTICONFORMISMO: UN TALENTO ARTISTICO ?
Lucia Matrella,
psicoterapeuta e sessuologa ;

Patrizia Bianco,
psichiatra e psicoterapeuta del CIM di Foggia;

Venerdi 10 marzo ore 16
Proiezione film L'ottavo giorno
intervengono sul tema
MUOVERSI è VIVERE

Annamaria Petito,
psicologa della sport;

Antonio Marinaro,
tecnico nazionale Special OLYMPICS ;

Venerdi 17 marzo ore 16
proiezione film Frankie delle stelle
intervengono sul tema
INSUCCESSO PER IL SUCCESSO

Madia Ferretti,
antropologa;

Giuseppe Pillo,
psichiatra e dirigente CIM di Troia;

Luigi Starace,
artista e critico fotografico;

Venerdi 24 marzo ore 16
proiezione film AAAAchille
intervengono sul tema

L'IRONIA NELLE RELAZIONI DI AIUTO

Vincenzo Orsi,
psicologo clinico e psicoterapeuta;

Giovanni Albanese,
regista del film.

Venerdi 31 marzo ore 15, non 16,
proiezione film Nick e Gino.
Intervengono sul tema
COMUNICARE: DIVERSA MENTE O MENATALITA' ?

AntonelloBellomo,
psichiatra dir. dipartimento misto salute mentale ASLfg3-Università di Foggia;

Edoardo Altomare,
medico e scrittore, divulgatore scientifico specializzato;
Pino Casolaro,
attore e regista.

L'INGRESSO E' GRATUITO , BASTA FORNIRSI DI BIBLIOCARD CHE è GRATUITA E RICHIEDIBILE ANCHE VIA EMAIL A : info@bibliotecaprovinciale.foggia.it

lunedì, gennaio 23, 2006

[ film ] #1 " La gente dice che sono un pazzo "



La vera storia-documentario di un artista affetto da schizofrenia

martedì, gennaio 17, 2006

[ fotografia ] mostra " Il volto della follia"

Il volto della follia - Cent'anni di immagini del dolore

Qual è il volto della follia? Può averne uno dagli infiniti volti con cui ci si presenta, e in cui forse ancora pensiamo di riconoscerla? Dopo aver rivolto indirettamente la propria attenzione a questo tema con le mostre di grandi artisti quali Camille Claudel e Ligabue, Palazzo Magnani concretizza con quest'ultima iniziativa un progetto espositivo di grande ricchezza e complessità, che traccia una storia dei manicomi e delle loro vittime attraverso cent'anni di fotografia.


http://www.cultframe.com/26/32/5275/articolo_informazioni.asp

lunedì, gennaio 09, 2006

Lo Stigma e la Mail Art




Questa Mail Art Call ossia questa chiamata alla partecipazione dei mail artisti riguarda lo stigma sociale.



Ma cos'è la Mail Art ossia l'Arte via posta ?

La Mail art è arte spedita via posta. Lo spirito della Mail Art ha tre caratteristiche fondamentali: senza regole, non soggetta a giurie e senza competizione per vincere premi.

Seguendo il link del titolo potrete entrare in un piccolo spicchio del mondo della Mail Art , farvene una idea e magari prendere francobollo e fantasia ....

La partecipazione infatti è libera e gratuita.
Verrà data copia di tutto a tutti i partecipanti.

martedì, gennaio 03, 2006