tag:blogger.com,1999:blog-196615702024-03-13T16:47:13.538+01:00stigma e diversità a Foggia e provincia, passando per il mondoLa parola "stigma" sul dizionario significa marchio, impronta, segno distintivo. Per gli espetti di salute mentale, il termine indica la discriminazione basata sul pregiudizio nei confronti del malato. Lo stigma è il principale ostacolo alla cura poichè genera un circolo vizioso di malattia e pregiudizio. Il malato, in fuga dalla propria condizione per timore dello stigma si isola, peggiorando il proprio stato di esclusione e rafforzando il pregiudizio stesso.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05678089992500646652noreply@blogger.comBlogger27125tag:blogger.com,1999:blog-19661570.post-78352905421265228062007-09-14T12:00:00.001+02:002007-09-14T12:02:02.564+02:00Maggiori info sullo Stigma SocialeE sulle iniziative del 2007-2008 sono rintracciabili sul sito <a href="http://www.stigmamente.,it/">Stigmamente.it</a>.<br />Grazie<br /><br />L.S.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05678089992500646652noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-19661570.post-1170327933573036432007-02-01T12:04:00.000+01:002007-02-01T12:05:33.586+01:00Mostra Mail Art Stigma<p align="center"><a href="http://photos1.blogger.com/x/blogger/1222/1104/1600/977078/scritta-mostra1.jpg"><img style="margin: 0px 10px 10px 0px; float: left;" alt="" src="http://photos1.blogger.com/x/blogger/1222/1104/320/514524/scritta-mostra1.jpg" border="0" /></a></p><p>Innaugurazione domani in seno alla serata inaugurale della VI edizione del Festival del Cinema Indipendente di Foggia. Ore 19 L'Altrocinema, Foggia. </p><p> </p><p><br />Per vedere il video sulla mail art vai a <a href="http://www.stigmamente.it/">www.stigmamente.it</a><br /><br /><br /><br /></p><p><br /></p><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center;" alt="" src="http://photos1.blogger.com/x/blogger/1222/1104/320/776041/per-sito.jpg" border="0" />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05678089992500646652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-19661570.post-1166351283168028332006-12-17T11:26:00.000+01:002006-12-17T11:28:03.180+01:00Time elegge la persona dell'anno<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://photos1.blogger.com/x/blogger/1222/1104/1600/531640/time.jpg"><img style="margin: 0px auto 10px; display: block; text-align: center; cursor: pointer;" src="http://photos1.blogger.com/x/blogger/1222/1104/400/440528/time.jpg" alt="" border="0" /></a><b><span style="font-family:Times New Roman;font-size:6;"><span style="font-size: 24pt;">Time, l'internauta "Persona dell'anno 2006"</span></span></b><p style="text-align: center;" align="center"><b><span style="font-family:Times New Roman;font-size:100%;"><span style="font-weight: bold; font-size: 12pt;">"Sei tu" <st1:personname st="on" productid="la "Persona">la "Persona</st1:PersonName> dell'anno 2006". Quest'anno il settimanale Time - pubblicando in copertina un computer con uno specchio al posto del monitor - ha deciso di assegnare il prestigioso tributo agli internauti, ovvero a coloro che hanno partecipato all'espansione della democrazia digitale.<o:p></o:p></span></span></b></p>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05678089992500646652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-19661570.post-1160132995405915282006-10-06T13:08:00.000+02:002006-10-06T13:09:55.413+02:00Stigma Sociale, la mail art,<a href="http://maiart.blogspot.com/2006/10/social-stigma-first-video-report.html"><br />Primo video sulla mail art "Stigma Sociale"</a>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05678089992500646652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-19661570.post-1144073389178019052006-04-03T16:05:00.000+02:002006-04-03T16:09:49.216+02:00Incontro con Giovanni Albanese<div align="center"><strong>“Ho imparato a non confondere la serietà con la tristezza. “<br />Conversazione con il regista Giovanni Albanese.<br />Luigi Starace</strong></div><div align="center"> </div><div align="justify"><br /><br />C’era il pubblico delle buone occasioni, venerdì 24 marzo 2oo6 all’auditorium della Magna Capitana, a Foggia, penultimo incontro della rassegna “Cinema Stigma e Diversità, il disagio psicologico” organizzato dalla Cattedra di Psichiatria della Università di Foggia.<br /> Buona occasione, si diceva, per colloquiare prima insieme a tutti gli altri spettatori con il film AAAAchille, pellicola come poche oggi godibile molto più seduti in platea e non in poltrona a casa. Buona occasione ancora per colloquiare a tu per tu con il regista Giovanni Albanese.<br />AAAAchille è la storia di un ragazzo affetto da balbuzie che viene portato in una clinica specializzata per guarire. E’ stato girato interamente a Foggia e sul Gargano ed è un film, scritto a quattro mani con Vincenzo Cerami, autobiografico.<br /><br /><em> “Esistono dei centri per la cura della balbuzie che a raccontarlo non ci si crede. Anni fa visitai un centro di una università del nord in cui la cura era peggio della malattia. Entro e sento dei rutti pazzeschi: facevano bere litri di bevande gassate sostenendo che la parola venisse quindi incoraggiata ad uscire. Ed era un centro di logopedia. “</em><br />Rispondendo alle domande dei relatori e del pubblico, Albanese si è raccontato, prima nel disagio di<br />riuscire a trovare una cura per la balbuzie, o meglio dei professionisti che stessero lì ad ascoltare, a prendersi carico del problema, a spendere energie non tanto per affermare i propri metodi terapeutici, a volte fino a rasentare il grottesco, quanto ad entrare in contatto empatico con il malato.<br /><br /><em>Massimo Ranieri, Paolo Bonolis sono balbuzienti. Anche Letizia Casta, inizialmente la protagonista prevista, era balbuziente. Glielo chiesi al provino e capii che era vero quando mi disse che aveva terrore di rispondere al citofono, telefono… Tuttavia non conosco balbuzienti anziani, penso che sia dovuto alla presa di coscienza , alla fiducia in te stesso.<br /></em><br />Riguardo proprio all’accettarsi per come si è e la necessità di paventare una normalità per non essere additati, stigmatizzati, Albanese aggiunge:<br /><br /><em>Ci sono persone che si convincono delle proprie bugie. Io e Cerami ci siamo iscritti ad un corso, quattro anni fa , entriamo in tre, fingiamo di balbettare, ci iscrivono e ci troviamo di fronte ad una camera con sedie da sdraio, e ci spiegano questo “cantoparlato” ( la tecnica usata dalla clinica del film per reintegrare i balbuzienti ). In un momento di pausa parliamo con gli altri del corso.<br />-Ma tu perché lo fai ? -<br />- Sono secondino in un carcere. –<br />Ho capito il dramma di quella persona.<br />In trent’anni, da quando ero balbuziente cioè, non era cambiato nulla. Avevo conosciuto il cantoparlato da piccolo ed era ancora li ad attirare il consenso della gente , ma …</em><br /><br /><strong>Questo film allora non potrebbe leggersi anche come un dialogo interiore, fra l’Achille arrivato e quello ragazzino ?</strong><br /><em><br />Sono contento di questa osservazione perché Remo( il logopedista che sa vincere al ritrosia del ragazzino ) e Achille sono la stessa persona. Infatti alla fine Remo dice : “Da allora non l’ho più rivisto. Achille ce l’aveva fatta perché era come me.”<br /> Non l’ho esplicitato nel film, però è uno dei sottotesti, si certo.</em><br /><br /><strong>Nell’ottica dell’empatia il film sembra essere girato ad altezza di Achille ossia di un ragazzo di otto anni. Era nei programmi ?</strong></div><div align="justify"><br /><em>Si ogni battuta è stata soppesata attentamente e ci siamo riusciti: il film è molto apprezzato dai ragazzi, li rappresenta, a giudicare dalle tante domande avute al Giffoni Film Festival ( era da dieci anni che non vinceva un italiano, ndr ). Fra i bambini so che è diventato un piccolo film di culto. Su canale 5 a luglio ha avuto il 30 per cento di share…mi avevano proposto anche di fare televisione visti i risultati…</em><br /><br /><br /><strong>Lei ha esordito nel panorama artistico con le sue sculture –ibridi. Poi è approdato al cinema. Nel suo sentirsi approdato-accettato, che valenza attribuisce alla indole artistica senza considerarla come una capacità ricevuta in contrappasso alla balbuzie. Molte volte infatti si ritiene che chi è privato della normalità riceva poi una “grazia” dalle connotazioni del talento. E’ proprio così ? Avrebbe fatto arte anche se la balbuzie non passava ?<br /></strong><br /><em>La mia vita si divide a metà fra arte contemporanea e cinema. Nel film le mie istallazioni sono quelle che nella finzione creano i balbuzienti. Sono profondamente convinto che l’artista non sia un genio maledetto, almeno in questa epoca. Tu hai la capacità di movimento e di circolazione delle tue idee in proporzione a quanto sei capace di proporti, di dare; per cui qualsiasi forma di handicap non ti ricambia. Ce la fai nella misura in cui riesci a proporti.<br /></em><br /><em>Non esiste il genio incompreso. Si lavora in arte non la notte, non ubriachi ma al mattino, con calma, con i tempi giusti perchè sono lavori ormai di precisione e responsabilità culturale.<br /> Anche Caravaggio, additato come genio sregolato, lavorava in silenzio, in tranquillità se manca la tranquillità, l’arte non viene fuori. E’ come si comunica insomma.<br />Poi l’idea di questo grande bilancione della vita, che toglie qualcosa e dà qualcos’altro non lo condivido.</em><br /><br /><strong>Di fatti non tutti i down sono artisti e non tutti gli autistici sono come Dustin Hoffman…</strong><br /><br /><em>Esatto: alla scuola di cinema ho raccontato proprio L’ottavo giorno, il film che avete proiettato anche qui a Cinema Stigma, confessando che vorrei scrivere un film su questo: perché una persona che noi chiamiamo down guarda un punto là e comincia a ridere con un gusto assoluto. Mi domando cosa ci sia là che non riesco a vedere. Voglio vederlo anch’io a tutti i costi. Anche se piangi, voglio sapere il perché. Voglio raccontar.<br />In questi anni infatti ho imparato una cosa :a non confondere la serietà con la tristezza.<br />Vi lascio con una frase di Remo :</em><br /><br /><strong>“La solitudine è un cosa bellissima: basta dividerla con qualcuno”</strong></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05678089992500646652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-19661570.post-1140871142640585082006-02-25T13:36:00.000+01:002006-02-25T13:39:02.650+01:00[ muoversi è vivere ]<div align="center">Basket, trionfail ragazzo autistico<br />Un giovane disabile segna 20 punti di seguito in una partita di high school.</div><div align="center"> </div><div align="center">da rebubblica.it</div><div align="center"><br /><a href="http://multimedia.repubblica.it/home/142353">http://multimedia.repubblica.it/home/142353</a></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05678089992500646652noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-19661570.post-1139734145343588552006-02-12T09:47:00.000+01:002006-02-12T09:49:05.353+01:00E' attivo il nuovo sito sullo StigmaE' attivo il nuovo sito sullo Stigma all'indirizzo www.stigmamente.itAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/05678089992500646652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-19661570.post-1139735573034035392006-02-12T09:46:00.000+01:002006-02-12T10:22:42.993+01:00Cinema Stigma e Diversità, 17 febbraio-31 marzo 2oo6<div align="center">E' all'avvio l'iniziativa del Box Culturale</div><div align="center"><strong>[ Proiezioni Film, Fotografia, Incontro con esperti del settore, video e letteratura]</strong></div><strong></strong><br /><div align="center"><span style="font-size:180%;">Cinema Stigma e Diversità</span></div><div align="center"><span style="font-size:130%;">campagna provinciale di prevenzione primaria sul</span></div><div align="center"><strong><span style="font-size:130%;">disagio psicologico</span></strong></div><div align="center"><strong><span style="font-size:130%;"></span></strong> </div><div align="center"><strong><span style="font-size:130%;"></span></strong> </div><div align="center"><strong><span style="font-size:130%;"></span></strong></div><div align="center"><span style="font-size:130%;">Foggia, Auditorium Biblioteca Provinciale </span></div><div align="center"><span style="font-size:130%;">"La Magna Capitana"</span></div><div align="center"><span style="font-size:130%;">viale Michelangelo 1</span></div><div align="center"><span style="font-size:130%;">17 febbraio-31 marzo 2oo6</span></div><div align="center"><span style="font-size:130%;"></span> </div><div align="center"><span style="font-size:130%;"></span></div><div align="center"><span style="font-size:130%;"></span></div><div align="center"><span style="font-size:130%;">Programma delle Proiezioni Cinematografiche</span></div><div align="center"><span style="font-size:130%;"></span></div><div align="center"><br />venerdi 17 febbraio- ore 11 </div><div align="center">conferenza stampa all' Università degli Studi di Foggia , via Gramsci</div><div align="center"></div><div align="center"><br /><br /><span style="font-family:courier new;color:#000099;"><strong>venerdi 17 febbraio ore 16</strong></span></div><div align="center">proiezione film <strong>Frances<br /></strong>intervengono sul tema</div><div align="center"> </div><div align="center"></div><div align="center">DONNE E ANTICONFORMISMO: UN TALENTO ARTISTICO ? </div><div align="center"> </div><div align="center"></div><div align="center"><strong>Lucia Matrella</strong>, </div><div align="center">psicoterapeuta e sessuologa ; </div><div align="center"> </div><div align="center"><br /><strong>Patrizia Bianco</strong>,</div><div align="center">psichiatra e psicoterapeuta del CIM di Foggia;<br /></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"> </div><div align="center"> </div><div align="center"><br /><strong><span style="font-family:courier new;"><span style="color:#000099;">Venerdi 10 marzo ore 16</span> </span></strong></div><div align="center">Proiezione film <strong>L'ottavo giorno<br /></strong>intervengono sul tema</div><div align="center"> </div><div align="center"> </div><div align="center"></div><div align="center">MUOVERSI è VIVERE</div><div align="center"><br /><strong>Annamaria Petito</strong>,</div><div align="center">psicologa della sport;</div><div align="center"><br /><strong>Antonio Marinaro</strong>, </div><div align="center">tecnico nazionale Special OLYMPICS ;<br /></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"> </div><div align="center"> </div><div align="center"> </div><div align="center"><br /><span style="font-family:courier new;"><strong><span style="color:#000099;">Venerdi 17 marzo ore 16</span><br /></strong></span>proiezione film <strong>Frankie delle stelle</strong><br />intervengono sul tema</div><div align="center"> </div><div align="center"></div><div align="center">INSUCCESSO PER IL SUCCESSO</div><div align="center"><br /><strong>Madia Ferretti,</strong> </div><div align="center">antropologa;</div><div align="center"><br /><strong>Giuseppe Pillo,</strong> </div><div align="center">psichiatra e dirigente CIM di Troia;</div><div align="center"><br /><strong>Luigi Starace,</strong> </div><div align="center">artista e critico fotografico; </div><div align="center"> </div><div align="center"><br /> </div><span style="font-family:courier new;"><strong></strong></span><p align="center"><span style="font-family:courier new;"><strong></strong></span></p><p align="center"><span style="color:#000099;"><span style="font-family:courier new;"><strong>Venerdi 24 mar</strong></span><span style="font-family:courier new;"><strong>zo ore 16</strong></span></span><span style="font-family:courier new;"><strong><br /></strong></span>proiezione film <strong>AAAAchille<br /></strong>intervengono sul tema</p><div align="center">L'IRONIA NELLE RELAZIONI DI AIUTO </div><div align="center"><br /><strong>Vincenzo Orsi</strong>,</div><div align="center">psicologo clinico e psicoterapeuta;</div><div align="center"><br /><span style="color:#990000;"><strong>Giovanni Albanese</strong>, </span></div><div align="center"><span style="color:#990000;">regista del film.<br /></span></div><div align="center"><span style="color:#990000;"></span></div><div align="center"></div><div align="center"> </div><div align="center"> </div><div align="center"><br /><span style="font-family:courier new;"><strong><span style="color:#000099;">Venerdi 31 marzo ore 15, non 16,</span><br /></strong></span>proiezione film <strong>Nick e Gino</strong>.<br />Intervengono sul tema </div><div align="center"> </div><div align="center"></div><div align="center">COMUNICARE: DIVERSA MENTE O MENATALITA' ?</div><div align="center"><br /><strong>AntonelloBellomo</strong>,</div><div align="center">psichiatra dir. dipartimento misto salute mentale ASLfg3-Università di Foggia; </div><div align="center"><br /><strong>Edoardo Altomare</strong>,</div><div align="center">medico e scrittore, divulgatore scientifico specializzato;</div><div align="center"> </div><div align="center"></div><div align="center"><span style="color:#990000;"></span></div><div align="center"><span style="color:#990000;"><strong>Pino Casolaro</strong>,</span></div><div align="center"><span style="color:#990000;">attore e regista.</span></div><div align="center"><span style="color:#990000;"></span> </div><div align="center"><span style="color:#990000;"></span> </div><div align="center"></div><div align="center"><br />L'INGRESSO E' GRATUITO , BASTA FORNIRSI DI BIBLIOCARD CHE è GRATUITA E RICHIEDIBILE ANCHE VIA EMAIL A : <a href="mailto:info@bibliotecaprovinciale.foggia.it">info@bibliotecaprovinciale.foggia.it</a> </div><div align="center"><span style="font-size:130%;"></span></div><div align="center"><span style="font-size:130%;"></span></div><div align="center"><span style="font-size:130%;"></span></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05678089992500646652noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-19661570.post-1138041615853827432006-01-23T19:37:00.000+01:002006-01-23T19:40:15.873+01:00[ film ] #1 " La gente dice che sono un pazzo "<a href="http://photos1.blogger.com/blogger/1222/1104/1600/index6.gif"><img style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1222/1104/400/index6.gif" border="0" /></a><br /><br /><div align="center">La vera storia-documentario di un artista affetto da schizofrenia</div><br /><div align="center"><a href="http://www.peoplesayimcrazy.org/">http://www.peoplesayimcrazy.org/</a></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05678089992500646652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-19661570.post-1137524275942739232006-01-17T19:56:00.000+01:002006-01-17T20:09:59.256+01:00[ fotografia ] mostra " Il volto della follia"<div align="center">Il volto della follia - Cent'anni di immagini del dolore</div><div align="center"></div><br />Qual è il volto della follia? Può averne uno dagli infiniti volti con cui ci si presenta, e in cui forse ancora pensiamo di riconoscerla? Dopo aver rivolto indirettamente la propria attenzione a questo tema con le mostre di grandi artisti quali Camille Claudel e Ligabue, Palazzo Magnani concretizza con quest'ultima iniziativa un progetto espositivo di grande ricchezza e complessità, che traccia una storia dei manicomi e delle loro vittime attraverso cent'anni di fotografia.<br /><br /><br /><a title="http://www.cultframe.com/26/32/5275/articolo_informazioni.asp" href="http://www.cultframe.com/26/32/5275/articolo_informazioni.asp">http://www.cultframe.com/26/32/5275/articolo_informazioni.asp</a>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05678089992500646652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-19661570.post-1136837753091071532006-01-09T20:54:00.000+01:002006-01-09T21:15:53.133+01:00Lo Stigma e la Mail Art<a href="http://photos1.blogger.com/blogger/1222/1104/1600/socialstigma.1.jpg"><img style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1222/1104/400/socialstigma.1.jpg" border="0" /></a><br /><br /><br /><div align="center"></div>Questa Mail Art Call ossia questa chiamata alla partecipazione dei mail artisti riguarda lo stigma sociale.<br /><br /><p align="left"><br /></p><p align="center"></p><p align="center"><br />Ma cos'è la Mail Art ossia l'Arte via posta ? </p><p><img style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1222/1104/400/definition.0.jpg" border="0" /></p><p>La Mail art è arte spedita via posta. Lo spirito della Mail Art ha tre caratteristiche fondamentali: senza regole, non soggetta a giurie e senza competizione per vincere premi.</p><p>Seguendo il link del titolo potrete entrare in un piccolo spicchio del mondo della Mail Art , farvene una idea e magari prendere francobollo e fantasia ....<br /><br />La partecipazione infatti è libera e gratuita.<br />Verrà data copia di tutto a tutti i partecipanti.<br /><br /></p>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05678089992500646652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-19661570.post-1136295410541974652006-01-03T14:34:00.000+01:002006-01-03T14:36:50.553+01:00I fiori Blu di Queneau<a href="http://photos1.blogger.com/blogger/1222/1104/1600/starace-fioriblu_118.jpg"><img style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1222/1104/400/starace-fioriblu_118.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div align="center"></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05678089992500646652noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-19661570.post-1136042587126904932005-12-31T16:19:00.000+01:002005-12-31T16:23:07.136+01:00[ Stuzzicamente ] # 2 Tutto ciò che non si può definire<a href="http://photos1.blogger.com/blogger/1222/1104/1600/faccineweb.jpg"><img style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1222/1104/400/faccineweb.jpg" border="0" /></a><br /><br /><br /><br /><br /><div align="center"><strong>Essere goffo o sciatto, parlare o muoversi in modo sbagliato, significa essere un pericoloso gigante, un distruttore di mondi. E come dovrebbe sapere ogni psicotico e ogni comico, qualsiasi mossa studiatamente impropria può lacerare il velo sottile della realtà immediata. </strong></div><div align="center"><br /><strong>Erving Goffman</strong> </div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05678089992500646652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-19661570.post-1135993407126268512005-12-31T02:36:00.000+01:002005-12-31T02:43:27.136+01:00[ Specilae Alda Merini ] donne raccontano donneUltimi due segnalazioni dedicate alla poetessa:<br /><br />un film documento:<br /><br /><div align="center"><br /><em><strong>OGNI SEDIA HA IL SUO RUMORE</strong></em></div><div align="center">(1995 / Betacam, col. / 35')</div><div align="center"> </div><br />Il video ritrae la poetessa Alda Merini che, confessandosi senza inibizioni alla telecamera, traccia il ritratto della propria vita sofferta e straordinaria. Alternate alle immagini della Merini, quelle dell'attrice Licia Maglietta, che recita alcuni frammenti dell'opera della poetessa. L'incontro artistico tra Merini, Maglietta e De Lillo è avvenuto in occasione dello spettacolo teatrale "Delirio amoroso", di e con Licia Maglietta, prodotto a Napoli dai Teatri Uniti nel febbraio 1995.<br />Presentato al Festival Internazionale del Film, Locarno (Cineasti del presente).<br /><br /><a href="http://www.vitagraph.it/delillo.htm">http://www.vitagraph.it/delillo.htm</a><br /><br /><br />Una piece teatrale:<br /><br /><div align="center">Delirio amoroso</div><br /><br />LICIA MAGLIETTA nasce a Napoli il 16 novembre 1954; nel corso della sua carriera intraprende esperienze di teatro, danza, cinema e televisione. Dopo la laurea in architettura entra prima a far parte del gruppo Falso Movimento e poi di quello dei Teatri Uniti. Dopo una parentesi con Carlo Cecchi che la dirige in "La locandiera" (1993) e "Leonce e Lena" (1994), ritorna al teatro con uno spettacolo tutto suo, "Delirio amoroso" (1995), nato dall'incontro con la poetessa Alda Merini, monologo sulla vita della stessa Merini, donna marchiata dall'esperienza manicomiale.<br /><br /><br /><a href="http://www.dedicafestival.it/Dedica04/prigione.html">http://www.dedicafestival.it/Dedica04/prigione.html</a>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05678089992500646652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-19661570.post-1135281721225171932005-12-22T20:58:00.000+01:002005-12-23T10:12:41.243+01:00[ Speciale Alda Merini ] "Lei si sente minacciato da me"<div align="center"><strong><span style="font-family:verdana;"></span></strong></div><div align="justify"><strong><span style="font-family:verdana;color:#000099;">- Lei si sente minacciato da me.</span></strong></div><div align="justify"><strong><span style="font-family:verdana;color:#000099;">Sono pericolosa? -</span></strong></div><strong><span style="font-family:verdana;"><div align="justify"></div><div align="justify"><br />- Un po’ si signora -</span></strong></div><strong><span style="font-family:verdana;"><div align="justify"></div><div align="justify"><br /><span style="color:#000099;">- Ma da quando? </span></div><div align="justify"><span style="color:#000099;">Va bene che stava scritto sulla cartella clinica </span></span></strong></div><strong><span style="font-family:verdana;color:#000099;">ma perché poi?-</span></strong><strong><span style="font-family:verdana;"><div align="justify"></div><div align="justify"><br />- È un po’ di timore reverenziale…-</div><div align="justify"></div><br /><div align="justify"></div><div align="justify"></div><div align="justify"></div><div align="justify"></span></strong></div><div align="justify"><strong><span style="font-family:Verdana;"></span></strong></div><div align="justify"><strong><span style="font-family:verdana;color:#000099;">- No questa è fifa.</span></strong></div><div align="justify"><strong><span style="font-family:verdana;color:#000099;">Se io non fossi un poco pericolosa,</span></strong></div><div align="justify"><strong><span style="font-family:verdana;color:#000099;">lei mi avrebbe già mangiata viva si rende conto.-</span></strong></div><div align="justify"><strong><span style="font-family:Verdana;color:#000099;"></span></strong> </div><div align="justify"><strong><span style="font-family:Verdana;color:#000099;"></span></strong> </div><div align="center"><strong><span style="font-family:Verdana;color:#000099;"></span></strong> </div><div align="center"> </div><div align="justify"><strong><span style="font-family:Verdana;color:#000099;"></span></strong> </div><div align="justify"> </div><div align="justify"><strong><span style="font-family:Verdana;color:#000099;"></span></strong></div><div align="justify"><strong><span style="font-family:Verdana;color:#000099;"></span></strong></div><br><br><div align="justify"><img style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1222/1104/400/23-bonfanti-Merini.jpg" border="0" /></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05678089992500646652noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-19661570.post-1135279302495650942005-12-22T20:18:00.000+01:002005-12-23T10:15:29.606+01:00[ Speciale Alda Merini ] Il manicomio<div align="center"><span style="color:#333333;">SUL MANICOMIO E L'ESPERIENZA DELLA SCHIZOFRENIA </span></div><div align="center"><span style="color:#333333;">(</span><a href="http://www.viandante.com"><span style="color:#333333;">www.viandante.com</span></a><span style="color:#333333;">)</span></div><div align="center"><span style="color:#333333;"></span></div><br /><div align="justify"><br /><span style="color:#33cc00;">Il livellamento psichiatrico mette sullo stesso piano i geni e i folli. È un atto innaturale. I medici non sono in grado di capire che cos’è l’uomo, che cos’è l’uomo–Dio che è in noi, l’uomo creatore.<br />Il male fisico lo capiscono tutti, il male mentale, invece, è lo scacco per l’uomo e la sua scienza che non riesce mai a penetrare appieno i segreti dell’anima.<br /><br />L’uomo non è nato per soffrire, ma è nato per la felicità. Io sono passata attraverso il tunnel del dolore che in realtà è stata per me una considerazione di ciò che può essere la vita, di ciò che può farti la vita ma anche di quello che noi possiamo fare alla vita. Perché possiamo essere anche noi stessi a mortificarla e a renderla brutta. Quei dieci anni trascorsi in manicomio hanno aperto uno squarcio in me che ho voluto raccontare perché nessuno conosce ciò che accade al di là del muro…<br /><br />Quanto vuoto fanno i medici per avere in mano il cuore del paziente, ma non è preservandolo dal dolore che lo si guarisce. A volte questo è solo un pretesto per ucciderlo. Perché se l’uomo non sente il dolore non sente né la musica, né la poesia, né la vita e neanche la morte. Non dimentichiamo che moriremo tutti, però prima la vita va vissuta con gioia ed occorre capire che la poesia fa parte della vita e anche della morte e che è un grande rischio. Il poeta rischia molto è sempre al limite, è sempre sul filo del rasoio ma lo fa per insegnarci la felicità , la felicità per la vita che è in ognuno di noi.<br /></span></div><p><span style="color:#33cc00;"></span></p><p><span style="color:#33cc00;"></span></p><p align="center"><span style="color:#33cc00;"></p></span><span style="color:#33cc00;"><div align="justify"><img style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1222/1104/400/staracebifacce-5.jpg" border="0" /><br />La sopportazione mia del manicomio è stata dovuta alla mia religiosità, all’obbedienza, all’accettazione dei fatti divini della vita.<br /><br />Io depreco quelli che vogliono soffrire più degli altri perché questo lo considero una colpa e un reato.<br />probabilmente pensano che attraverso la sofferenza si raggiunga la poesia...<br />Ed è lì lo scorno e l’offesa. Non è vero! Perché attraverso la sofferenza si raggiunge o la morte o l’abbandono. </span></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05678089992500646652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-19661570.post-1135279049789938372005-12-22T20:13:00.000+01:002005-12-23T10:27:34.540+01:00[ Speciale Alda Merini ] Audio-Video<a href="http://www.railibro.rai.it/stampa.asp?tb=4&id=34" target="_blank"></a><br />Video - Alda Merini: GenesiDalla trasmissione di Rai Educational "L'ombelico del mondo", dedicata alle intersezioni tra arti visive, musica e poesia, Alda Merini legge la sua composizione Genesi.<br /><br />Documento multimediale: <a href="http://www.educational.rai.it/railibro/ram/new/merini1.ram">Alda Merini legge Genesi</a><br /><br /><br />Incipit de " la terra santa " ( audio della poetessa )<br /><a href="http://www.culturaspettacolovenezia.it/eventi.asp?id=1726">http://www.culturaspettacolovenezia.it/eventi.asp?id=1726</a>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05678089992500646652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-19661570.post-1135275074769263442005-12-22T19:06:00.000+01:002005-12-23T10:22:24.596+01:00[ Speciale Alda Merini ] Aforismi<a href="http://photos1.blogger.com/blogger/1222/1104/1600/starce-allcoolweb.jpg"><img style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1222/1104/400/starce-allcoolweb.jpg" border="0" /></a><br /><div align="center"><span style="color:#6666cc;"></span></div><div align="center"><span style="color:#6666cc;"></span></div><div align="center"><span style="color:#6666cc;"></span></div><div align="center"><span style="color:#6666cc;"></span></div><div align="center"><span style="color:#6666cc;"></span></div><div align="center"><span style="color:#6666cc;">Ringrazio sempre chi mi dà ragione.</span> </div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"><br /><span style="color:#000000;">Sono una piccola ape furibonda.</span> </div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"><br /><span style="color:#6666cc;">La casa della poesia non avrà mai porte.</span> </div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"><br /><span style="color:#000000;">Chi si ostina fa scandalo. </span></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"><br /><span style="color:#6666cc;">L'inferno è la mia passione.</span> </div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"><br /><span style="color:#000000;">Mi sveglio sempre in forma e mi deformo attraverso gli altri.</span> </div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"><br /><span style="color:#6666cc;">Se Dio mi assolve, lo fa sempre per insufficienza di prove.</span> </div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"><br />L'unica radice che ho mi fa male. </div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"><br /><span style="color:#6666cc;">La calunnia è un vocabolo sdentato che, </span></div><div align="center"><span style="color:#6666cc;">quando arriva a destinazione, mette mandibole di ferro.</span> </div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"><br /><span style="color:#000000;">Ogni poeta vende i suoi guai migliori.</span> </div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"><br /><span style="color:#000099;">Ci sono notti che non accadono mai.</span> </div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"><span style="color:#cc0000;"></span></div><div align="center"><span style="color:#cc0000;"></span></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05678089992500646652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-19661570.post-1135271210628097042005-12-22T18:00:00.000+01:002005-12-23T10:20:39.566+01:00[ Speciale Alda Merini ] La biografia<div align="justify"><strong><span style="font-family:courier new;color:#000000;">Riportiamo, a richiesta, ma con piacere per la diffusione della cultura, una biografia della poetessa, scoprendo che ha vissuto tre anni anche in Puglia...</span></strong></div><div align="justify"><strong><span style="font-family:Courier New;"></span></strong> </div><br><br><div align="center"><strong><span style="font-family:Courier New;"></span></strong> </div><div align="center"> </div><div align="justify"><strong></strong></div><div align="center"><span style="font-size:130%;color:#000099;"></span></div><div align="center"><span style="font-size:130%;color:#000099;"></span></div><div align="center"><span style="font-size:130%;color:#000099;"></span></div><div align="center"><span style="font-size:130%;color:#000099;">Alda Merini<br />Da Wikipedia, l'enciclopedia libera<br /></span><a class="internal" title="Alda Merini" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Immagine:MERINI-ritratto-17.jpg"></a></div><div align="center"></div><div align="justify"><br /><a class="internal" title="Ingrandisci" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Immagine:MERINI-ritratto-17.jpg"></a><span style="color:#3366ff;">Alda Merini<br />Alda Merini (</span><a title="Milano" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Milano"><span style="color:#3366ff;">Milano</span></a><span style="color:#3366ff;">, </span><a title="21 marzo" href="http://it.wikipedia.org/wiki/21_marzo"><span style="color:#3366ff;">21 marzo</span></a><span style="color:#3366ff;"> </span><a title="1931" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1931"><span style="color:#3366ff;">1931</span></a><span style="color:#3366ff;">) è una delle maggiori </span><a title="Scrittori e poeti italiani" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Scrittori_e_poeti_italiani"><span style="color:#3366ff;">poetesse</span></a><span style="color:#3366ff;"> </span><a title="Italia" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Italia"><span style="color:#3366ff;">italiane</span></a><span style="color:#3366ff;"> contemporanee. La sua poetica, fatta di ardente visionarietà e profonda ma al tempo stesso sommessa inquietudine, la colloca tra le maggiori autrici del </span><a title="XX secolo" href="http://it.wikipedia.org/wiki/XX_secolo"><span style="color:#3366ff;">Novecento</span></a><span style="color:#3366ff;"> e dei primi </span><a title="Anni 2000" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Anni_2000"><span style="color:#3366ff;">anni 2000</span></a><span style="color:#3366ff;">.<br />Nata in una famiglia di condizioni modeste (padre dipendente di una compagnia assicurativa e madre casalinga, minore di tre fratelli, una sorella e un fratello, che la scrittrice fa comparire sia pure con un certo distacco nella sua poesia), Merini frequenta da ragazza le scuole professionali all'Istituto "</span><a title="Laura Solera Mantegazza" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Laura_Solera_Mantegazza"><span style="color:#3366ff;">Laura Solera Mantegazza</span></a><span style="color:#3366ff;">" e cerca, senza riuscirci (per non aver superato la prova di italiano), di essere ammessa al Liceo Manzoni. Nello stesso periodo, si dedica allo studio del </span><a title="Pianoforte" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Pianoforte"><span style="color:#3366ff;">pianoforte</span></a><span style="color:#3366ff;">, </span><a title="Strumenti musicali" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Strumenti_musicali"><span style="color:#3366ff;">strumento</span></a><span style="color:#3366ff;"> da lei particolarmente amato.<br /></span><a id="Biografia_e_poetica" name="Biografia_e_poetica"></a><br /><span style="color:#3366ff;">Biografia e poetica<br />Esordisce come autrice giovanissima, a soli 15 anni, sotto la guida di </span><a class="new" title="Giacinto Spagnoletti" href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Giacinto_Spagnoletti&action=edit"><span style="color:#3366ff;">Giacinto Spagnoletti</span></a><span style="color:#3366ff;"> che fu lo scopritore del suo talento artistico. Nel </span><a title="1947" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1947"><span style="color:#3366ff;">1947</span></a><span style="color:#3366ff;">, Merini incontra "le prime ombre della sua mente" e viene internata per un mese a Villa Turno. Quando ne esce alcuni amici le sono vicino e </span><a title="Giorgio Manganelli" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Manganelli"><span style="color:#3366ff;">Giorgio Manganelli</span></a><span style="color:#3366ff;"> la indirizza in esame presso gli specialisti </span><a class="new" title="Fornari" href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Fornari&action=edit"><span style="color:#3366ff;">Fornari</span></a><span style="color:#3366ff;"> e </span><a class="new" title="Cesare Musatti" href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Cesare_Musatti&action=edit"><span style="color:#3366ff;">Musatti</span></a><span style="color:#3366ff;">.<br /></span><a class="new" title="Giacinto Spagnoletti" href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Giacinto_Spagnoletti&action=edit"><span style="color:#3366ff;">Giacinto Spagnoletti</span></a><span style="color:#3366ff;"> sarà il primo a pubblicarla nel </span><a title="1950" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1950"><span style="color:#3366ff;">1950</span></a><span style="color:#3366ff;">, nell'</span><a title="Antologia" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Antologia"><span style="color:#3366ff;">Antologia</span></a><span style="color:#3366ff;"> della poesia italiana </span><a title="1909" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1909"><span style="color:#3366ff;">1909</span></a><span style="color:#3366ff;">-</span><a title="1949" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1949"><span style="color:#3366ff;">1949</span></a><span style="color:#3366ff;">, con le poesie </span><a class="new" title="Il gobbo" href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Il_gobbo&action=edit"><span style="color:#3366ff;">Il gobbo</span></a><span style="color:#3366ff;"> e Luce. Nel </span><a title="1951" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1951"><span style="color:#3366ff;">1951</span></a><span style="color:#3366ff;">, su suggerimento di </span><a title="Eugenio Montale" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Eugenio_Montale"><span style="color:#3366ff;">Eugenio Montale</span></a><span style="color:#3366ff;"> e della </span><a class="new" title="Maria Luisa Spaziani" href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Maria_Luisa_Spaziani&action=edit"><span style="color:#3366ff;">Spaziani</span></a><span style="color:#3366ff;">, l'editore Scheiwiller stampa due poesie inedite dell'autrice in "Poetesse del Novecento".<br />Nel periodo che va dal </span><a title="1950" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1950"><span style="color:#3366ff;">1950</span></a><span style="color:#3366ff;"> al </span><a title="1953" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1953"><span style="color:#3366ff;">1953</span></a><span style="color:#3366ff;"> la Merini frequenta per lavoro e per amicizia </span><a title="Salvatore Quasimodo" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Salvatore_Quasimodo"><span style="color:#3366ff;">Salvatore Quasimodo</span></a><span style="color:#3366ff;">. Nel </span><a title="1953" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1953"><span style="color:#3366ff;">1953</span></a><span style="color:#3366ff;"> sposa Ettore Carniti proprietario di alcune panetterie di Milano. Nello stesso anno esce il primo volume di versi intitolato "La presenza di Orfeo" e nel </span><a title="1955" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1955"><span style="color:#3366ff;">1955</span></a><span style="color:#3366ff;"> "Nozze Romane" e "Paura di Dio". Nello stesso anno nasce la prima figlia, Emanuela, e al medico curante della bambina la Merini dedica la raccolta di versi "Tu sei Pietro" che viene pubblicata nel </span><a title="1961" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1961"><span style="color:#3366ff;">1961</span></a><span style="color:#3366ff;">.<br />Dopo "Tu sei Pietro" inizia un triste periodo di silenzio e di isolamento, dovuto all'internamento al "Paolo Pini", che dura fino al </span><a title="1972" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1972"><span style="color:#3366ff;">1972</span></a><span style="color:#3366ff;"> (anche se intervallato da alcuni ritorni in famiglia, durante i quali nascono altri tre figli).<br /><br /></span><a id="Diario_di_una_diversa" name="Diario_di_una_diversa"></a><br /><span style="color:#3366ff;">Diario di una diversa<br />Si alterneranno in seguito periodi di salute e malattia che durano fino al </span><a title="1979" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1979"><span style="color:#3366ff;">1979</span></a><span style="color:#3366ff;"> quando la Merini ritorna a scrivere dando il via ai suoi testi più intensi sulla drammatica e sconvolgente esperienza del manicomio, testi contenuti in "La Terra Santa", che sarà pubblicato da Scheiwiller nel </span><a title="1984" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1984"><span style="color:#3366ff;">1984</span></a><span style="color:#3366ff;">. Nel frattempo (</span><a title="1981" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1981"><span style="color:#3366ff;">1981</span></a><span style="color:#3366ff;">) muore il marito e, rimasta sola, la poetessa dà in affitto una camera della sua abitazione al pittore Charles; inizia in questo periodo a comunicare telefonicamente con il poeta </span><a class="new" title="Michele Pierri" href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Michele_Pierri&action=edit"><span style="color:#3366ff;">Michele Pierri</span></a><span style="color:#3366ff;"> che, in quel difficile periodo del ritorno nel mondo letterario, aveva dimostrato di apprezzare la sua poesia. Lo sposa nell'ottobre del </span><a title="1983" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1983"><span style="color:#3366ff;">1983</span></a><span style="color:#3366ff;"> e va a vivere a </span><a title="Taranto" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Taranto"><span style="color:#3366ff;">Taranto</span></a><span style="color:#3366ff;">, dove rimane per tre anni.<br />In quel periodo scrive le venti poesie-ritratti de "La gazza ladra" (</span><a title="1985" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1985"><span style="color:#3366ff;">1985</span></a><span style="color:#3366ff;">) e testi per Pierri. Sempre a Taranto porta a termine "L'altra verità. Diario di una diversa".<br />La Merini fa ritorno a </span><a title="Milano" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Milano"><span style="color:#3366ff;">Milano</span></a><span style="color:#3366ff;"> nel luglio del </span><a title="1986" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1986"><span style="color:#3366ff;">1986</span></a><span style="color:#3366ff;"> dopo aver sperimentato nuovamente gli orrori del manicomio di Taranto: si mette in terapia con la dottoressa </span><a class="new" title="Marcella Rizzo" href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Marcella_Rizzo&action=edit"><span style="color:#3366ff;">Marcella Rizzo</span></a><span style="color:#3366ff;"> alla quale dedica più di una poesia. Nello stesso anno riprende a scrivere e ad incontrare i vecchi amici, tra cui Vanni Scheiwiller, che le pubblica appunto "L'Altra verità. Diario di una diversa", il suo primo libro in </span><a title="Prosa" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Prosa"><span style="color:#3366ff;">prosa</span></a><span style="color:#3366ff;"> al quale seguiranno "Fogli bianchi" nel </span><a title="1987" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1987"><span style="color:#3366ff;">1987</span></a><span style="color:#3366ff;"> e "Testamento" (del </span><a title="1988" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1988"><span style="color:#3366ff;">1988</span></a><span style="color:#3366ff;">).<br /><br /></span><a id="Caff.C3.A8_sui_navigli" name="Caff.C3.A8_sui_navigli"></a><br /><span style="color:#3366ff;">Caffè sui navigli<br />Sono questi, per la Merini, anni fecondi dal punto di vista letterario e di conquista di una certa serenità. Nell'inverno del </span><a title="1989" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1989"><span style="color:#3366ff;">1989</span></a><span style="color:#3366ff;"> la poetessa frequenta il caffè-libreria "Chimera", situato poco lontano dalla sua abitazione sui </span><a class="new" title="Navigli di Milano" href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Navigli_di_Milano&action=edit"><span style="color:#3366ff;">Navigli</span></a><span style="color:#3366ff;">, e offre agli amici del caffè i suoi dattiloscritti. Sarà in questo periodo che nasceranno libri come "Delirio amoroso" (</span><a title="1989" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1989"><span style="color:#3366ff;">1989</span></a><span style="color:#3366ff;">) e "Il tormento delle figure" (</span><a title="1990" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1990"><span style="color:#3366ff;">1990</span></a><span style="color:#3366ff;">).<br />Negli anni seguenti diverse pubblicazioni consolidano il ritorno sulla scena letteraria della scrittrice. Nel </span><a title="1991" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1991"><span style="color:#3366ff;">1991</span></a><span style="color:#3366ff;"> escono "Le parole di Alda Merini" e "Vuoto d'amore" a cui fa seguito nel </span><a title="1992" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1992"><span style="color:#3366ff;">1992</span></a><span style="color:#3366ff;"> "Ipotenusa d'amore", nel </span><a title="1993" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1993"><span style="color:#3366ff;">1993</span></a><span style="color:#3366ff;"> "La palude di Manganelli o il monarca del re" e il volumetto "Aforismi", con fotografie di </span><a title="Giuliano Grittini" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Giuliano_Grittini"><span style="color:#3366ff;">Giuliano Grittini</span></a><span style="color:#3366ff;">. È questo l'anno in cui le viene assegnato il </span><a class="new" title="Premio Librex-Guggenheim" href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Premio_Librex-Guggenheim&action=edit"><span style="color:#3366ff;">Premio Librex-Guggenheim</span></a><span style="color:#3366ff;"> "Eugenio Montale" per la </span><a title="Poesia" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Poesia"><span style="color:#3366ff;">Poesia</span></a><span style="color:#3366ff;">, premio che la consacra tra i grandi letterati contemporanei e la accosta a scrittori come </span><a class="new" title="Giorgio Caproni" href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Giorgio_Caproni&action=edit"><span style="color:#3366ff;">Giorgio Caproni</span></a><span style="color:#3366ff;">, </span><a title="Attilio Bertolucci" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Attilio_Bertolucci"><span style="color:#3366ff;">Attilio Bertolucci</span></a><span style="color:#3366ff;">, </span><a title="Mario Luzi" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Luzi"><span style="color:#3366ff;">Mario Luzi</span></a><span style="color:#3366ff;">, </span><a title="Andrea Zanzotto" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Zanzotto"><span style="color:#3366ff;">Andrea Zanzotto</span></a><span style="color:#3366ff;">, </span><a title="Franco Fortini" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Franco_Fortini"><span style="color:#3366ff;">Franco Fortini</span></a><span style="color:#3366ff;">.<br /><br /></span><a id="Reato_di_vita._Autobiografia_e_poesia" name="Reato_di_vita._Autobiografia_e_poesia"></a><br /><span style="color:#3366ff;">Reato di vita. Autobiografia e poesia<br />Nel </span><a title="1994" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1994"><span style="color:#3366ff;">1994</span></a><span style="color:#3366ff;"> vede la luce "Titano amori intorno" uscito presso l'editore "La vita felice", con sei disegni di </span><a class="new" title="Alberto Casiraghi" href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Alberto_Casiraghi&action=edit"><span style="color:#3366ff;">Alberto Casiraghi</span></a><span style="color:#3366ff;">, e il volume "Sogno e Poesia", da "L'incisione di Corbetta", con venti incisioni di altrettanti artisti contemporanei. Nel </span><a title="1995" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1995"><span style="color:#3366ff;">1995</span></a><span style="color:#3366ff;"> viene pubblicato da Bompiani il volume "La pazza della porta accanto" e da </span><a title="Einaudi" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Einaudi"><span style="color:#3366ff;">Einaudi</span></a><span style="color:#3366ff;"> "Ballate non pagate".<br />Sempre nel </span><a title="1994" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1994"><span style="color:#3366ff;">1994</span></a><span style="color:#3366ff;"> esce nelle "Edizioni Melusine" "Reato di vita, autobiografia e poesia". Nel </span><a title="1996" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1996"><span style="color:#3366ff;">1996</span></a><span style="color:#3366ff;">, con il volume "La vita facile", le viene attribuito il "</span><a title="Premio Viareggio" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Premio_Viareggio"><span style="color:#3366ff;">Premio Viareggio</span></a><span style="color:#3366ff;">" e nel </span><a title="1997" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1997"><span style="color:#3366ff;">1997</span></a><span style="color:#3366ff;"> il "</span><a class="new" title="Premio Procida" href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Premio_Procida&action=edit"><span style="color:#3366ff;">Premio Procida</span></a><span style="color:#3366ff;">-</span><a title="Elsa Morante" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Elsa_Morante"><span style="color:#3366ff;">Elsa Morante</span></a><span style="color:#3366ff;">".<br />Nel </span><a title="1997" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1997"><span style="color:#3366ff;">1997</span></a><span style="color:#3366ff;"> vengono pubblicate dall'editore Girardi la raccolta di poesie "La Volpe e il sipario", con illustrazioni di </span><a class="new" title="Gianni Casari" href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Gianni_Casari&action=edit"><span style="color:#3366ff;">Gianni Casari</span></a><span style="color:#3366ff;">, dove è più che mai evidente la tecnica della poesia che nasce spontaneamente in forma orale e che altri trascrivono. Fenomeno, questo, che - pur essendo tipicamente contemporaneo, con la scelta dell'oralità a svantaggio della scrittura - rimane per ora unico dentro all'universo della </span><a class="new" title="Poesia contemporanea" href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Poesia_contemporanea&action=edit"><span style="color:#3366ff;">poesia contemporanea</span></a><span style="color:#3366ff;">. Si assiste pertanto, a proposito di Merini, al fenomeno di un'oralità che conduce sempre più verso testi assai brevi e, infine, all'</span><a title="Aforisma" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Aforisma"><span style="color:#3366ff;">aforisma</span></a><span style="color:#3366ff;">.<br /><br /></span><a id="Aforismi_e_magie" name="Aforismi_e_magie"></a><br /><span style="color:#3366ff;">Aforismi e magie<br />Sono questi gli anni in cui la produzione aforistica di Merini diventa molto ricca, come testimonia nel </span><a title="1997" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1997"><span style="color:#3366ff;">1997</span></a><span style="color:#3366ff;"> "Il Catalogo Generale delle Edizioni Pulcinoelefante", edito da Scheiwiller.<br />Nel </span><a title="1999" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1999"><span style="color:#3366ff;">1999</span></a><span style="color:#3366ff;"> in "Aforismi e magie", pubblicato da Rizzoli, viene raccolto per la prima volta il meglio di quel genere. Il volume viene illustrato dai disegni di </span><a class="new" title="Alberto Casiraghi" href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Alberto_Casiraghi&action=edit"><span style="color:#3366ff;">Alberto Casiraghi</span></a><span style="color:#3366ff;">, amico, poeta ed editore della Merini che ha sollecitato, raccolto e accompagnato con i suoi piccoli libri "Pulcinoelefante", questa nuova vocazione.<br />La collaborazione con i piccoli editori - che comprendono, oltre "Pulcinoelefante", lo "Zanetto", la "Vita felice", il "Melangolo" e altri - ha portato ad altri </span><a class="new" title="Minitesti" href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Minitesti&action=edit"><span style="color:#3366ff;">minitesti</span></a><span style="color:#3366ff;"> come, tra gli ultimi pubblicati, "Lettera ai figli", edito da Michelangelo Camilliti per l'edizione "Lietocollelibri" e illustrato da otto disegni onirici e surreali di Alberto Casiraghi.<br />Da ricordare il volume edito da "l'Incisione", "Alda Merini", che contiene poesie inedite della poetessa e disegni dell'artista </span><a class="new" title="Aligi Sassu" href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Aligi_Sassu&action=edit"><span style="color:#3366ff;">Aligi Sassu</span></a><span style="color:#3366ff;">, opere stampate su torchio in </span><a class="new" title="Litoserigrafia" href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Litoserigrafia&action=edit"><span style="color:#3366ff;">litoserigrafia</span></a><span style="color:#3366ff;">.<br /><br /></span><a id="La_sua_vita.2C_pi.C3.B9_bella_della_poesia" name="La_sua_vita.2C_pi.C3.B9_bella_della_poesia"></a><br /><span style="color:#3366ff;">La sua vita, più bella della poesia<br />Nel </span><a title="2000" href="http://it.wikipedia.org/wiki/2000"><span style="color:#3366ff;">2000</span></a><span style="color:#3366ff;"> esce nell'edizione Einaudi "Superba è la notte", un volume che è il risultato di un lavoro minuzioso compiuto su numerose poesie inviate all'editore Einaudi e a </span><a class="new" title="Ambrogio Borsani" href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Ambrogio_Borsani&action=edit"><span style="color:#3366ff;">Ambrogio Borsani</span></a><span style="color:#3366ff;">. I versi che compongono la raccolta sono stati scritti nel periodo che va dal </span><a title="1996" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1996"><span style="color:#3366ff;">1996</span></a><span style="color:#3366ff;"> al </span><a title="1999" href="http://it.wikipedia.org/wiki/1999"><span style="color:#3366ff;">1999</span></a><span style="color:#3366ff;">. Non essendo stato possibile dare al materiale un ordine cronologico i curatori si sono basati sull'omogeneità tematica e stilistica complessiva dell'opera.<br />Nel </span><a title="2002" href="http://it.wikipedia.org/wiki/2002"><span style="color:#3366ff;">2002</span></a><span style="color:#3366ff;"> viene stampato dall'editore </span><a class="new" title="Salani" href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Salani&action=edit"><span style="color:#3366ff;">Salani</span></a><span style="color:#3366ff;">, un volumetto dal titolo "Folle, folle, folle d'amore per te", con un pensiero di </span><a title="Roberto Vecchioni" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Roberto_Vecchioni"><span style="color:#3366ff;">Roberto Vecchioni</span></a><span style="color:#3366ff;"> che in seguito scriverà una "Canzone per Alda Merini"<br />Sempre nel 2002 viene pubblicato dall'editore Frassinelli "Magnificat, un incontro con Maria", corredato da disegni di </span><a class="new" title="Ugo Nespolo" href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Ugo_Nespolo&action=edit"><span style="color:#3366ff;">Ugo Nespolo</span></a><span style="color:#3366ff;"> e ancora, da Frassinelli, "La carne degli Angeli" con venti opere inedite di </span><a class="new" title="Mimmo Paladino" href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Mimmo_Paladino&action=edit"><span style="color:#3366ff;">Mimmo Paladino</span></a><span style="color:#3366ff;">; nel </span><a title="2003" href="http://it.wikipedia.org/wiki/2003"><span style="color:#3366ff;">2003</span></a><span style="color:#3366ff;"> la "Einaudi Stile Libero" pubblica un cofanetto con videocassetta e testo dal titolo "Più bella della mia vita è stata la poesia".<br /><br /></span><a id="Clinica_dell.27abbandono" name="Clinica_dell.27abbandono"></a><br /><span style="color:#3366ff;">Clinica dell'abbandono<br />Nel 2003 e </span><a title="2004" href="http://it.wikipedia.org/wiki/2004"><span style="color:#3366ff;">2004</span></a><span style="color:#3366ff;"> viene pubblicato dall'Einaudi "Clinica dell'abbandono" con l'introduzione di </span><a class="new" title="Ambrogio Borsani" href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Ambrogio_Borsani&action=edit"><span style="color:#3366ff;">Ambrogio Borsani</span></a><span style="color:#3366ff;"> e con uno scritto di </span><a class="new" title="Vincenzo Mollica" href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Vincenzo_Mollica&action=edit"><span style="color:#3366ff;">Vincenzo Mollica</span></a><span style="color:#3366ff;">. Il libro è diviso in due sezioni: la prima, "Poemi eroici", che comprende versi scritti alla fine degli </span><a title="Anni 1990" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Anni_1990"><span style="color:#3366ff;">anni Novanta</span></a><span style="color:#3366ff;">, la seconda, "Clinica dell'abbandono", che raccoglie i versi degli ultimi anni. Questo volume riproduce, con alcune aggiunte, il testo del cofanetto con videocassetta "Più bella della mia vita è stata la poesia".<br />Nel febbraio del 2004 Merini viene ricoverata all'Ospedale San Paolo di Milano per problemi di salute. Da tutta </span><a title="Italia" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Italia"><span style="color:#3366ff;">Italia</span></a><span style="color:#3366ff;"> vengono inviate e-mail a sostegno di un appello lanciato da un amico della scrittrice che richiede aiuto economico. Sorgono numerosi blog telematici e siti </span><a title="Internet" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Internet"><span style="color:#3366ff;">internet</span></a><span style="color:#3366ff;"> nei quali viene richiesto l'intervento del sindaco di Milano Albertini. La scrittrice ritorna successivamente nella sua casa di </span><a class="new" title="Porta Ticinese" href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Porta_Ticinese&action=edit"><span style="color:#3366ff;">Porta Ticinese</span></a><span style="color:#3366ff;">.<br />Dal </span><a title="15 marzo" href="http://it.wikipedia.org/wiki/15_marzo"><span style="color:#3366ff;">15 marzo</span></a><span style="color:#3366ff;"> sempre del 2004 è in vendita l'album che contiene undici motivi cantati da </span><a title="Milva" href="http://it.wikipedia.org/wiki/Milva"><span style="color:#3366ff;">Milva</span></a><span style="color:#3366ff;"> tratti dalle poesie di Alda Merini più una traccia cd rom. L'autore delle musiche è </span><a class="new" title="Giovanni Muti" href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Giovanni_Muti&action=edit"><span style="color:#3366ff;">Giovanni Muti</span></a><span style="color:#3366ff;">. Il </span><a title="21 marzo" href="http://it.wikipedia.org/wiki/21_marzo"><span style="color:#3366ff;">21 marzo</span></a><span style="color:#3366ff;">, presente la stessa Merini, in occasione del suo settantatreesimo compleanno, viene eseguito un recital al </span><a class="new" title="Teatro Strehler" href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Teatro_Strehler&action=edit"><span style="color:#3366ff;">Teatro Strehler</span></a><span style="color:#3366ff;"> di Milano, occasione per la presentazione del disco.<br />Durante l'estate 2004 molte sono state le iniziative sorte per far conoscere in maniera più diffusa la poesia di Alda Merini. Si cita ad esempio l'incontro che si è tenuto il </span><a title="21 luglio" href="http://it.wikipedia.org/wiki/21_luglio"><span style="color:#3366ff;">21 luglio</span></a><span style="color:#3366ff;"> al Teatro Romano dal titolo "Ebrietudine, omaggio ad Alda Merini", sei cantate composte da </span><a class="new" title="Federico Gozzellino" href="http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Federico_Gozzellino&action=edit"><span style="color:#3366ff;">Federico Gozzellino</span></a><span style="color:#3366ff;"> su poesie di Alda Merini.</span></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05678089992500646652noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-19661570.post-1135025815375938212005-12-19T21:48:00.000+01:002005-12-20T10:59:26.663+01:00[ Speciale fotografia ] Alda Merini § 1<a href="http://photos1.blogger.com/blogger/1222/1104/1600/03-bonfati-merini.1.jpg"></a><br /><div align="right"><br /></div><a href="http://photos1.blogger.com/blogger/1222/1104/1600/MERINI%20ALDA.jpg"><img style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1222/1104/400/MERINI%20ALDA.jpg" border="0" /> <p align="center"></a></p>foto di Grittini : <a href="http://www.aldamerini.com/album_foto/index.htm">http://www.aldamerini.com/album_foto/index.htm</a><br /><br /><br /><br />L’<em><strong>artista</strong></em> è un patriota è uno che da lustro al luogo dove è nato, alla propria terra. È un acuto osservatore dei costumi della propria gente.<br /><br />Noi abbiamo il vantaggio di una grande solitudine ma anche di una grande fantasia, di un occhio che vede e pensa la vita degli altri. Il poeta, l’artista, rappresentano la Storia.<br /><br />I poeti, sono i pronipoti di Dio.<br /><br />Cosa pensa dei <strong>giovani poeti</strong>?<br /><br />Diceva Rilke: “ma datevi all’agricoltura, datevi al lavoro pesante, cominciate a lavorare sodo!”<br />...ma anche lei è stata una giovane poetessa…<br />Si io avevo sedici anni quando sono entrata nelle antologie, sono stata un caso nazionale, a venti sono entrata in manicomio. Prima nelle antologie, poi in manicomio… così ho cambiato pagina. <p><br /><img style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1222/1104/400/01-bonfanti-merini.jpg" border="0" /><br /></p><p align="center">foto Bonfanti: <a href="http://www.marcelbon.com/index.html">http://www.marcelbon.com/index.html</a><br /></p><div align="center"></div><br /><br /><div align="center"><strong>Il fotografo rivaluta la figura.La differenza tra un fotografo e un comune artista sta nel fatto che un qualsiasi soggetto può diventare alter ego dello stesso soggetto dando vita a un personaggio al quale il soggetto stesso deve rimanere fedele.E' questa la grande fatica dell' immagine che stà esattamnete alla divina sapienza come il sospiro sta all' amore.Niente è più deleterio dell' immagine e niente è più resistente .Il fotografo consegnerà ai posteri una sua interiorizzazione, una realtà che spesso sfugge alla persona stessa.E' questo il mistero della fotografia che ha reso celebri molti poeti e molti artisti.</strong></div><p><img style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1222/1104/400/03-bonfati-merini.jpg" border="0" /><br /></p><p align="justify"><br /><span style="font-family:courier new;">"Poesia a Giuliano Grittini, fotografo". Tratto da </span><a href="http://www.aldamerini.it"><span style="font-family:courier new;">www.aldamerini.it</span></a><span style="font-family:courier new;">. Il racconto della poetessa è disarmante quanto semplice e ribalta le posizioni fra osservatore e osservato: lo stigma muta in icona. Alchimia incomprensibile o sensibilità acuta ?</span><br /></p><p align="center"><br /><em><span style="color:#cc0000;">Scatenar Tempesta</span></em><br /><br /><span style="color:#6600cc;">Quello stesso giorno mi era morta un’amica, una cara amic che il manicomio aveva respinto. Era una donna castigata, molto pulita e ordnata, che però non era riuscita come me ad emergere dal suo nulla. Il S.Paolo la respinse, si trovò sola, con un marito che non voleva più vedere. Era Natale e lui che l’amava tanto gli aveva preparato na festa degna del loro amore. Lui si chiamava Michele ed è stato il vigile urbano che ha fondato la festa sui Navigli, lei una delle più belle ragazze delle due sponde. Forse lui voleva amarla, lei non voleva. La mia reazione fu violenta, come il suo disgusto per la vita.<br />Era morta anche Rossella proprio il giorno si S. Valentino. E allora io, malgrado la mia bronchite, mi spogliai nuda davanti a Giuliano e gli dissi : “…dobbiamo fare scandalo…”, uno scandalo più cupo di quello dei manicomi. Ne uscirono dodici foto talmente belle che non potei non approvarle. Ma erano diverse, erano paciose e ironiche come io non volevo ce fossero. Tra l’altro, con tutto quell’adipe che mi portavo addosso, le tracce delle passate torture non si vedevano proprio.<br />Grittini non mi toccò. Ripose le foto e da allora, lui che conosceva tutte le mie sofferenze, non mi lasciò più. Grazie a lui vinsi tutti i premi possibili. Ma ebbe un tle rispetto di me, che anch’io come lui capii l’interno valore artistico di una fotografia.”</span> </p><p align="center">( Alessandro Riva, tratto da “ Il lato oscuro della letteratura”) </p><p align="center"><img style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1222/1104/400/aldamerini22_jpg.jpg" border="0" /></p>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05678089992500646652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-19661570.post-1134903181174908752005-12-18T11:49:00.000+01:002005-12-18T11:56:09.730+01:00[ musica ] # 2 " ...Nell'universo della mia pazzia ho una nuova teoria..."<div align="center"><strong>Vola.</strong> </div><div align="center">( Ivano Fossati )</div><div align="center"><br /><br />Nell'universo della mia pazzia<br />ho una nuova teoria<br />per me la gente<br />vola.<br /><br />So cos'è che non va<br />disabitudine alla realtà<br />come dire sono<br />solo.<br /><br />Io dopo di te<br />non sono morto né guarito<br />ma ci ho provato, era un mio diritto<br />e non è servito.<br /><br />E mi sono vestito<br />come un idiota vestito<br />che avevo in testa<br />nessuno m'ha invitato alla sua festa.<br /><br />La gente<br />vola<br />vola<br />ed io<br />sto troppo giù<br />l'amore<br />vola<br />e vola<br />ed io<br />mi sento, mi sento giù.<br /><br />L'amore<br />vola<br />e vola<br />e tu<br />non c'eri già più.<br /><br />Nel rovescio della mia vita<br />una prova innocente<br />chiamare amore un amore qualunque<br />a cui di me non gliene frega niente.<br /><br />E ma non scoppia il cuore<br />non mi sento affogare<br />non ho voglia di bere, né di parlare<br />perché non ho amore di cui parlare<br />e penso che forse, davvero la gente.<br /><br />Vola<br />vola<br />ed io<br />sto troppo giù.<br /><br />L'amore<br />vola<br />e vola<br />ed io<br />mi sento mi sento giù.<br /><br />L'amore<br />vola<br />vola<br />e tu<br />non c'eri già più.<br /><br />Nel sottoscala della mia ragione<br />c'è la speranza che tu ritorni<br />E' solo un tarlo, consuma i giorni<br />ma chi può dirlo? Forse anche il mio amore<br /><br />Vola<br />ed io<br />mi sento già più su.<br /><br />Vola<br />e vola<br />e tu non ci sei più.<br /><br />L'amore<br />vola<br />e vola<br />ed io<br />mi sento già più su.</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05678089992500646652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-19661570.post-1134814489207381082005-12-17T11:08:00.000+01:002005-12-17T11:31:33.196+01:00[ lettere, l'etere ] # 1 " Non si muore tutte le mattine "<a href="http://photos1.blogger.com/blogger/1222/1104/1600/paesaggi%20intimi.jpg"><img style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1222/1104/400/paesaggi%20intimi.jpg" border="0" /></a> <div align="center"><span style="font-family:courier new;"></span></div><p align="center"></p><p></p><p><br />Da "<em><strong>Non si muore tutte le mattine</strong></em>" romanzo di Vinicio Capossela.<br /><br /></p><div align="center"><br /><strong>" ... -Mi hai inseganto a camminare contro i muri, mica so andarci più<br />in mezzo alla strada- dicesti</strong><strong>...ed eppure io venni da te e di notte<br />sul tuo petto quando mi sentii in pericolo di vita, e tu non sapevi ma<br />mi curavi lo stesso, in quella stanza alta, che ancora non conoscevo.<br />Poi venne il nascondimento, la copla e la morte, e niente fu più come<br />prima. Andò a male l'identità...un velo nero, un marchio, un tramonto<br />livido, e io fui così fuori di casa per sempre e niente si ritrovò piu..."</strong></div><div align="center"><strong></strong></div><div align="center"></div><div align="center"><strong></strong></div><div align="center"><strong></strong></div><div align="center"></div><div align="center"><strong><em></em></strong></div><br /><br /><br /><br /><div align="center"><em></em></div><div align="left"><em>Si ringrazia Madia Ferretti per la segnalazione</em></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05678089992500646652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-19661570.post-1134735739309019232005-12-16T13:02:00.000+01:002005-12-17T13:05:09.076+01:00[ civiltà ] # 1 - " Muto sono "<a href="http://photos1.blogger.com/blogger/1222/1104/1600/starace-muto2--copia.jpg"><img style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1222/1104/400/starace-muto2--copia.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div align="center"><span style="font-family:georgia;"><strong></strong></span></div><div align="center"><strong></strong></div><div align="center"><span style="font-family:georgia;"><strong>Da ieri scompare da tutte le leggi e documenti ufficiali il termine «sordomuto».<br />Il termine «sordomuto» lascia infatti il posto al termine «sordo preverbale».</strong> </span></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"><span style="font-family:georgia;">Riportiamo stralci del documento presentato al Senato quasi dieci anni fa. Nel testo si spiega che il cambiamento della definizione nasce non solo da una necessità di redifinizione sanitaria della malattia secondo veri criteri scientifici, ma anche dalle conseguenze stigmatizzanti del termine "sordomuto".</span></div><div align="center"> </div><div align="center"> </div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="justify"></div><div align="justify"></div><div align="justify"></div><div align="justify"></div><div align="justify"></div><div align="center"><strong><em><span style="font-family:Courier New;"></span></em></strong></div><div align="center"><em><span style="font-family:Courier New;"></span></em></div><br><div align="justify"><strong>COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 9 MAGGIO 1996 , Senato della Repubblica<br /><br /></strong>Modifica della qualificazione di "sordomuto"<br /><br />in "sordo" o "sordo preverbale"<br /><br /><br />RELAZIONE<br />DISEGNO DI LEGGE<br />Art. 1.<br /><br /><br />ONOREVOLI SENATORI. - Come é noto, chi é affetto da sordità congenita o acquisita in età infantile viene oggi definito nel nostro ordinamento giuridico e quindi anche nel linguaggio comune "sordomuto". Si tratta di una qualificazione impropria sul piano medico-fisiologico, socialmente discriminante per ragioni culturali, e soprattutto ingiusta e lesiva dei diritti soggettivi della personalità nella misura in cui non é rispettosa delle potenzialità raggiungibili tramite l'intervento riabilitativo. Il termine "sordomuto", in effetti, pur denotando una patologia che, come qualsiasi altra patologia, non deve in alcun modo ledere il rispetto e la considerazione personale e sociale di chi é portatore (i portatori stessi che ne hanno con maturità preso coscienza non se ne sentono sminuiti), purtroppo puó essere ancora connotativa di <em><strong>pregiudizi nati in fasi storiche nelle quali questa patologia poteva effettivamente determinare l'emarginazione</strong></em>. Ció che, in sintesi, deve essere chiaro é che il rifiuto del termine "sordomuto" non deriva in alcun modo dalla non accettazione della patologia che esso vuole contraddistinguere, ma semplicemente dalla sua <strong>impropria qualificazione clinica e sociale</strong>. Si tratta di una denominazione, pertanto, che, come in ogni altro Paese socialmente evoluto, va modificata e da noi va fatto anche in nome del processo di integrazione europea che non puó essere soltanto economico e politico, ma proprio perché sia tale, nel senso piú profondo dei termini, deve essere anche di <strong>omogeneizzazione culturale ed etica</strong>.<br />… (omissis)...<br />Tecnicamente parlando dal punto di vista medico-fisiologico chi é affetto da questa invalidità puó pertanto essere piú propria mente qualificato "sordo e/o sordo preverbale".<br />Il termine "preverbale" meglio di ogni altro rende nella nostra lingua il concetto delle connessioni crono-funzionali intercorrenti fra sordità e linguaggio parlato: l'aggettivo "verbale", infatti, ha la sua radice, come é noto, nel termine latino verbum , parola, e il prefisso "pre" specifica in modo inequivocabile che la sordità preesiste alla parola.<br />…(omissis)... </div><div align="justify"><br /></div><div align="justify"></div><div align="justify"></div><div align="justify">(fonte:<a href="http://www.corriere.itl">www.corriere.itl</a>)</div><div align="justify"></div><div align="justify"></div><div align="justify">approfondimenti sul tema: <a href="http://www.ens.it">www.ens.it</a></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05678089992500646652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-19661570.post-1134546364917018192005-12-14T08:40:00.000+01:002005-12-20T11:03:46.436+01:00[ stuzzicamente ] # 1 - Infanzia abbandonata, Civiltà handicappata<div align="center"><span style="font-size:0;"><span style="font-size:180%;">Infanzia abbandonata, </span><span style="font-size:180%;">Civiltà handicappata</span></span></div><div align="center"><span style="font-size:180%;"></span></div><div align="center"><span style="font-size:180%;"></span></div><p><a href="http://photos1.blogger.com/blogger/1222/1104/1600/infanziao%20scurata.0.jpg"><img style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1222/1104/400/infanziao%20scurata.jpg" border="0" /></a></p><p> </p><p align="center"><a href="http://www.unicef.org/">http://www.unicef.org/</a></p><p align="justify">Il rapporto sulla infanzia in Italia e nel Mondo</p><p align="center"><br /><a href="http://www.unicef.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1090">http://www.unicef.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1090</a><br /><br /><a href="http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/12_Dicembre/14/unicef.shtml">http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/12_Dicembre/14/unicef.shtml</a><br /><br /><a href="http://www.repubblica.it/2005/l/sezioni/esteri/rapunicef/rapunicef/rapunicef.html">http://www.repubblica.it/2005/l/sezioni/esteri/rapunicef/rapunicef/rapunicef.html</a><br /> </p><p> </p>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05678089992500646652noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-19661570.post-1134380076842923412005-12-12T09:55:00.000+01:002005-12-12T10:43:08.930+01:00<div align="center"></div><div align="center"><span style="font-family:courier new;font-size:180%;"></span></div><div align="center"><span style="font-family:courier new;font-size:180%;"></span></div><div align="center"><span style="font-family:courier new;font-size:180%;"></span> </div><div align="center"><span style="font-family:courier new;font-size:180%;">[ uomini che raccontano ] # 1</span></div><div align="center"><span style="font-family:Courier New;font-size:180%;"></span> </div><div align="center"><span style="font-family:Courier New;font-size:180%;"></span> </div><div align="center"><span style="font-family:Courier New;font-size:180%;"></span></div><div align="center"><span style="font-family:Courier New;font-size:180%;"></span></div><div align="center"><span style="font-family:Courier New;font-size:180%;"></span></div><div align="center"><span style="font-family:Courier New;font-size:180%;"></span></div><div align="center"><span style="font-family:Courier New;font-size:180%;"></span></div><div align="center"><span style="font-family:Courier New;font-size:180%;"></span></div><div align="center"><strong>"Essere sieropositivi non significa che si deve stare seduti ad aspettare l'aiuto degli altri."</strong></div><div align="center"><strong></strong> </div><div align="center"><strong></strong> </div><div align="center"><strong><img style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; CURSOR: hand; HEIGHT: 39px; TEXT-ALIGN: center" height="48" alt="" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1222/1104/400/aids1.jpg" width="400" border="0" /></strong></div><div align="center"><strong></strong></div><div align="center"><strong></strong></div><div align="center"><strong></strong></div><div align="center"><strong></strong></div><div align="center"></div><div align="center"><em></em> </div><div align="center"> </div><div align="center"><em>In collaborazione con Msf, Medici senza Frontiere,</em></div><div align="center"><em>la Repubica propone uno speciale su come vivono in Kenia </em></div><div align="center"><em>i malati di Aids che riescono ad essere assistiti.</em></div><div align="center"><em>Sei racconti , sei malati che hanno evitato l'emarginazione. </em></div><div align="center"><em>Sei persone che si raccontano e si autoritraggono con una macchina fotografica:</em></div><div align="center"><em>la paura di mostrarsi cede al desiderio di comunicare.</em></div><div align="center"><em></em></div><div align="center"></div><div align="center"><em></em></div><div align="center"><em></em></div><div align="center"><em></em></div><div align="center"><em></em></div><div align="center"><em></em></div><div align="center"><em></em></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center">(<a href="http://www.repubblica.it/speciale/2005/msf/index.html?ref=hppro">http://www.repubblica.it/speciale/2005/msf/index.html?ref=hppro</a>)</div><div align="center"> </div><div align="center"> </div><div align="center"> </div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="center"></div><div align="justify"></div><div align="justify"><br /></div><p align="center"><img style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1222/1104/400/09.0.jpg" border="0" /></p><p align="center"></p><p align="center"><a href="http://www.repubblica.it/speciale/2005/msf/gilbert_millicent.html">Noi siamo Gilbert e Millicent</a><br /></p><p align="justify">Voglio davvero far vedere alla comunità che anche con l'Hiv si possono fare un sacco di cose. Si può aiutare la gente. Essere sieropositivi non significa che si deve stare seduti ad aspettare l'aiuto degli altri.</p><p align="justify"></p><p align="center"><a href="http://www.repubblica.it/speciale/2005/msf/boniface.html">Io mi chiamo Charles</a></p><p align="justify">Vivo a Kibera da 10 anni. Quando ho scoperto di essere sieropositivo stavo studiando per diventare un insegnante elementare nella regione del Mount Kenya. Puntavo in alto, volevo andarmene dal Kenya e viaggiare in altri paesi. Ho dovuto interrompere il corso perché continuavo ad ammalarmi. In ospedale mi è stato fatto il test ed è risultato positivo. E' davvero una brutta storia. Il college ha saputo dei risultati dall'ospedale e il preside mi ha detto: "Qui insegniamo a gente attiva, non teniamo gente che non partecipa". Ho dovuto lasciare il college, mi sentivo spacciato. Mi sentivo a pezzi, senza alcuna speranza, non vedevo un futuro. Sapevo che i sieropositivi sono degli emarginati sociali perché tutti pensano che moriranno presto. Ero scioccato, perché sapevo che sarei diventato uno di loro e che la comunità mi avrebbe additato come tale. Ho pensato di buttarmi sotto un treno. Mi trasferii a casa di un amico, ma non gli dissi di essere sieropositivo. La casa era piccola e io dormivo nel suo letto quando lui era al lavoro. Ma lui mi ha fatto capire che voleva che me ne andassi.</p><p align="center"><a href="http://photos1.blogger.com/blogger/1222/1104/1600/02.jpg"><img style="CURSOR: hand" alt="" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1222/1104/400/02.jpg" border="0" /></a></p><p></p><p></p><p></p><p align="justify">Ho incontrato un assistente di nome Tom al centro di Msf. Abbiamo parlato dei miei problemi a lungo. Mi hanno fatto un test "CD4" per verificare se era il caso di cominciare a prendere retrovirali. Il risultato era che avrei dovuto già prenderli da tempo. Ma sono stato fortunato. I farmaci hanno cambiato la mia vita. E' stato difficile cominciare la terapia retrovirale. Non ho avuto veri effetti collaterali, però ho perso l'appetito. Dopo alcuni mesi, però, ho cominciato a notare il cambiamento. Mi sentivo forte. Potevo stare in piedi per ore. Ho cercato un lavoro e sono diventato insegnante in una scuola di bambini orfani per l'epidemia di Hiv. Guadagno abbastanza da pagare l'affitto. Ho conosciuto altre persone che convivono con il virus, come me. Abbiamo formato un gruppo di aiuto e parliamo tanto. Ci facciamo coraggio l'uno con l'altro a vivere in modo positivo e mi accorgo che divento sempre più coraggioso. La gente deve sapere che l'Hiv è qualcosa con cui si può convivere, non è una condanna a morte. Adesso lavoro come receptionist alla clinica Hiv. Mi piace molto perché ho a che fare con persone sieropositive, come me. Le cose sono talmente cambiate per me negli ultimi due anni. Ho messo su qualche chilo e faccio un lavoro intenso. So che posso ottenere tutto quel che voglio e che la mia famiglia avrà i benefici del mio lavoro. Tutti schernirono mia madre quando si scoprì che ero sieropositivo, ma ora posso aiutarla. Tutto questo grazie alle medicine. Se non fosse stato per i farmaci gratuiti di Msf, non so cosa sarebbe successo, in tanti sarebbero morti, compreso me. La terapia dovrebbe essere gratis per tutti. Non sono i paesi africani a volere la loro povertà. L'Hiv è un problema mondiale e l'Africa fa parte del mondo!<br /></p><p align="center"><br /><a href="http://www.repubblica.it/speciale/2005/msf/boniface.html">Io mi chiamo Boniface</a> </p><p align="justify">Quando capii che i miei amici stavano sparlando di me in giro dicendo a tutti che avevo il virus, volevo solo suicidarmi. Mi sentivo discriminato, che la mia vita era finita, che nessuno mi voleva. Due settimane più tardi stavo andando in giro a Kibera chiedendomi cosa fare e dove andare. Per caso, trovai un opuscolo su Msf e sull'aiuto che davano alla gente che viveva con l'Hiv. Lo lessi e andai a cerca la clinica. Quando arrivai alla clinica, trovai un'infermiera che si chiamava Florence. Le dissi che ero disperato e deciso a suicidarmi. Lei mi ascoltò, poi mi disse che non era la scelta migliore, che c'era di meglio da fare.<br />Ora passo molto del mio tempo a tenere discorsi su questioni sanitarie e a educare la gente sul problema dell'Hiv. In questa foto, stavo parlando con due ragazze che sono a scuola con mia sorella. Stavo spiegando loro che la malattia si trasmette per via sessuale e che l'unico modo per sapere se si è stati contagiati, è il test per l'Hiv. Ogni tanto mi chiedo: avremo un'altra generazione? Così, un po' di tempo fa, ho deciso di organizzare un gruppo per educare più giovani possibile sul virus. All'inizio eravamo in sette, adesso siamo in trenta.<br /><br /><br /></p><p align="center"><a href="http://photos1.blogger.com/blogger/1222/1104/1600/091.jpg"><img style="CURSOR: hand" alt="" src="http://photos1.blogger.com/blogger/1222/1104/400/091.jpg" border="0" /></a></p><div align="justify">Qui sono con la mia ragazza. Stiamo ridendo perché ci godiamo la vita. L'anno prossimo ci sposeremo. Voglio che la gente sappia che ci si può sposare anche se si è positivi all'Hiv. Voglio che la gente in Europa sappia che siccome siamo africani, molti di noi non hanno accesso alle medicine.<br /><br /><br /><br /></div><div align="justify"></div><div align="justify"></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05678089992500646652noreply@blogger.com1