venerdì, dicembre 16, 2005

[ civiltà ] # 1 - " Muto sono "



Da ieri scompare da tutte le leggi e documenti ufficiali il termine «sordomuto».
Il termine «sordomuto» lascia infatti il posto al termine «sordo preverbale».
Riportiamo stralci del documento presentato al Senato quasi dieci anni fa. Nel testo si spiega che il cambiamento della definizione nasce non solo da una necessità di redifinizione sanitaria della malattia secondo veri criteri scientifici, ma anche dalle conseguenze stigmatizzanti del termine "sordomuto".

COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 9 MAGGIO 1996 , Senato della Repubblica

Modifica della qualificazione di "sordomuto"

in "sordo" o "sordo preverbale"


RELAZIONE
DISEGNO DI LEGGE
Art. 1.


ONOREVOLI SENATORI. - Come é noto, chi é affetto da sordità congenita o acquisita in età infantile viene oggi definito nel nostro ordinamento giuridico e quindi anche nel linguaggio comune "sordomuto". Si tratta di una qualificazione impropria sul piano medico-fisiologico, socialmente discriminante per ragioni culturali, e soprattutto ingiusta e lesiva dei diritti soggettivi della personalità nella misura in cui non é rispettosa delle potenzialità raggiungibili tramite l'intervento riabilitativo. Il termine "sordomuto", in effetti, pur denotando una patologia che, come qualsiasi altra patologia, non deve in alcun modo ledere il rispetto e la considerazione personale e sociale di chi é portatore (i portatori stessi che ne hanno con maturità preso coscienza non se ne sentono sminuiti), purtroppo puó essere ancora connotativa di pregiudizi nati in fasi storiche nelle quali questa patologia poteva effettivamente determinare l'emarginazione. Ció che, in sintesi, deve essere chiaro é che il rifiuto del termine "sordomuto" non deriva in alcun modo dalla non accettazione della patologia che esso vuole contraddistinguere, ma semplicemente dalla sua impropria qualificazione clinica e sociale. Si tratta di una denominazione, pertanto, che, come in ogni altro Paese socialmente evoluto, va modificata e da noi va fatto anche in nome del processo di integrazione europea che non puó essere soltanto economico e politico, ma proprio perché sia tale, nel senso piú profondo dei termini, deve essere anche di omogeneizzazione culturale ed etica.
… (omissis)...
Tecnicamente parlando dal punto di vista medico-fisiologico chi é affetto da questa invalidità puó pertanto essere piú propria mente qualificato "sordo e/o sordo preverbale".
Il termine "preverbale" meglio di ogni altro rende nella nostra lingua il concetto delle connessioni crono-funzionali intercorrenti fra sordità e linguaggio parlato: l'aggettivo "verbale", infatti, ha la sua radice, come é noto, nel termine latino verbum , parola, e il prefisso "pre" specifica in modo inequivocabile che la sordità preesiste alla parola.
…(omissis)...

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